Sempre più occhi davanti agli schermi

Pausa dalla luce blu? I tuoi occhi potrebbero avere ragione. Ecco dei semplici accorgimenti per proteggere la tua vista

Sempre più occhi davanti agli schermi! Al lavoro, a casa, in vacanza, o semplicemente mentre si fanno brevi o lunghi spostamenti sui mezzi di trasporto, cellulari e tablet sono i nostri migliori amici in assenza di compagnia.

Se da un lato gli schermi ci offrono intrattenimento e informazione, dall’altro sottopongono a una condizione di sforzo e stress eccessivo la nostra vista e i nostri occhi, che tendono ad avere problematiche nel medio-lungo termine.

Schermi e stile di vita moderno

Lo stile di vita moderno pone nelle condizioni la maggior parte delle professioni a spendere diverse, sicuramente troppe, ore seduti davanti a uno schermo.

Secondo recenti studi si stima che un lavoratore in ufficio rimane di fronte allo schermo di un computer per circa 1.700 ore all’anno, da sommare poi alle altrettante ore che i nostri occhi fissano altri apparecchi digitali, primi fra tutti gli smartphone e le televisioni.

Tutta questa sovraesposizione agli schermi ha comportato un incremento di disturbi e malesseri legati all’affaticamento degli occhi sin dalla tenera età: dalla secchezza, all’insorgenza di mal di testa, a forme più o meno gravi di insonnia e stanchezza cronica.

Per il benessere dei tuoi occhi

I tuoi occhi chiedono pausa dagli schermi? Potrebbero avere ragione, ma in effetti viene da chiedersi quale sia il motivo per il quale il computer crei un maggior affaticamento degli occhi rispetto alla lettura di materiale cartaceo.

Una delle motivazioni principali è dovuta al fatto che davanti a uno schermo le persone tendono a sbattere le palpebre meno spesso e in questo modo l’occhio tende più velocemente a seccarsi.

Senza dimenticare che spesso si guardano le apparecchiature digitali a una distanza troppo ravvicinata o esageratamente lontano, così come da angolazioni scomode.

Ancor poco conosciuta ma molto dannosa, la luce blu è una parte della luce emessa dai dispositivi LCD e LED e dai sistemi di illuminazione a basso consumo energetico, che va a creare scompensi alla vista e al sistema biologico del corpo alterando il ritmo sonno-veglia.

La luce blu emessa dai dispositivi elettronici può essere la causa degli occhi stanchi e arrossati? La risposta è sì, ma vediamo come contrastare i suoi effetti negativi. 

Ecco alcuni semplici e pratici consigli quotidiani che, modificando leggermente le nostre abitudini e/o gli ambienti in cui avviene questa sovraesposizione dalla luce degli schermi, aiuteranno i nostri occhi:

–        Mantenere la giusta distanza dallo schermo: fisiologicamente, i nostri occhi sono sottoposti a un maggior sforzo quando bisogna vedere da vicino rispetto che da lontano. Il consiglio per tutti coloro che lavorano davanti ad un computer è quindi di provare a mantenere il monitor distante almeno quanto la lunghezza delle proprie braccia, ossia circa di 60 cm.

Non solo, cercate di posizionare lo schermo in modo tale che lo sguardo sia rivolto leggermente verso il basso.

La giusta distanza e il posizionamento corretto dovrebbero aiutare ad affaticare meno la vista durante l’arco della giornata.

–        Ridurre brillantezza e luminosità: altro fattore fisiologico del corpo fa sì che l’occhio si affatichi maggiormente se uno schermo è troppo brillante rispetto alla luce dell’ambiente in cui ci si trova. In questi casi esistono delle funzioni interne dei dispositivi che possono essere modificate a proprio piacimento.

Regolare la luce della stanza e incrementare il contrasto sullo schermo ci aiuteranno a non appesantire lo sguardo. Altro consiglio utile è quello di usare degli schermi con un filtro opaco, riducendo quindi la brillantezza dello stesso, così come attivando la luce gialla o la modalità oscura, per ridurre al minimo l’affaticamento degli occhi.

–        Concedere delle pause agli occhi, la regola del 20-20-20: ci ricordiamo sempre di sbattere le palpebre quando stiamo al computer? Questa è una buona pratica, ma non basta! Bisognerebbe infatti concedere delle piccole pause ai nostri occhi che sono sottoposti alla costante luce dello schermo.

Una regola è quella del 20-20-20. Cosa significa? Fate una pausa ogni 20 minuti di lavoro, guardando un oggetto o un punto lontano almeno 20 piedi (circa 6 metri), per circa 20 secondi. In questo modo, guardando lontano, aiuterete i vostri occhi a rilassarsi.

–       Avere occhi sempre ben umidi: la secchezza degli occhi sovraesposti agli schermi è una delle prime cause di prurito e arrossamento dopo una giornata di studio o lavoro.

Dovremmo piangere di più? Forse, ma in commercio esistono anche lacrime artificiali che aiutano a lubrificare gli occhi quando li sentiamo secchi, soprattutto in stagioni o ambienti in cui rimangono accesi i riscaldamenti o l’aria condizionata a lungo.

–        No agli schermi prima di dormire: studi dimostrano come le luci blu degli schermi alterino il ritmo circadiano del nostro corpo, ossia il ciclo naturale sonno-veglia dell’organismo.

Di giorno le luci blu ci tengono svegli e ci stimolano, ma la troppa esposizione nelle ore serali può creare fastidi e fatica nel momento fatidico in cui dobbiamo prendere sonno. Il consiglio è di limitare l’uso degli schermi a una-due ore prima di coricarsi, così da preparare il corpo e “disintossicarlo” dalla luce blu.

–      Comprare occhiali anti luce blu: all’interno delle soluzioni che sono state messe a punto negli anni per ridurre l’impatto degli schermi sulla salute degli occhi, un valido alleato sembrerebbero gli occhiali anti luce blu.

Gli occhiali specifici anti luce blu e antiriflesso contengono un filtro che blocca le onde nocive, affaticando meno la vista e donando sollievo agli occhi nell’arco della giornata.

L’idea è nata per risolvere un problema quotidiano che riguarda la maggior parte dei professionisti di tutto il mondo: l’utilizzo prolungato di schermi a LED e sembra riscuotere un grande successo.

Altri articoli di Fabiola Cantaluppi
La consulenza sessuologica in psicoterapia
Chiedere aiuto è un atto di coraggio, ma è fondamentale per compiere...
Scopri di più

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *