Pet Therapy: approcci e benefici degli amici a 4 zampe

Donna che solleva in braccio con affetto un cane bassotto.

Come gli animali possono aiutare l’organismo e la felicità

Pet Therapy: approcci e benefici degli amici a 4 zampe; Cane di media taglia in braccio ad una donna che ride divertita in un bosco.
L’entusiasmo del cane è contagioso; con il tuo cane, è vietato annoiarsi.

Ma che vita sarebbe senza i nostri amici pelosi?

Ormai sempre più presenti nelle nostre case e parte integrante della nostra quotidianità, gli animali diventano realmente componenti della famiglia e come tali, meritano di essere coinvolti in attività ludiche e ricreative.

Se apportano quel tocco di allegria e tenerezza anche dove non c’è, la loro presenza ha anche un effetto benefico e curativo sull’organismo, stimolando reazioni positive sull’io e in relazione con gli altri.

Ma scopriamo di più assieme.

Per aiutare e migliorare la salute e il benessere psicofisico delle persone, dai primi anni di vita sino alla più avanzata età, gli animali domestici sono infatti impiegati in una specifica terapia proveniente dagli Stati Uniti, che prende il nome di Pet Therapy.

Questa semplice espressione indica attività e terapie assistite grazie ad un mediatore, utili a sviluppare l’approccio comunicativo, sollecitare l’interazione e l’espressione delle emozioni della persona.

Pet Therapy: approcci e benefici degli amici a 4 zampe

“UN ANIMALE PER AMICO”: NON SOLO ANIMALI DA COMPAGNIA PER LA PET THERAPY

Pet Therapy: approcci e benefici degli amici a 4 zampe; Donna che abbraccia il suo cavallo bianco appoggiandone parte del volto
La gioia essenziale di stare con i cavalli è il mettersi a contatto con i rari elementi di grazia, bellezza, spirito e fuoco. (SHARON RALLS LEMON)

I benefici ottenuti e comprovati sono molteplici, tanto che in Italia, l’impiego di animali da compagnia ai fini di terapia è riconosciuto come cura ufficiale a partire dall’anno 2003.

Gli animali maggiormente utilizzati sono cani, cavalli, asini, gatti e conigli, ma non mancano anche altri animali da fattoria come maiali, galline e capre. Come risaputo infatti, gli animali, oltre a fare compagnia e strappare un sorriso nei momenti di sconforto, apportano benefici nascosti all’organismo. La loro presenza può infatti ridurre stress, ansia e depressione, alleviare la solitudine, incoraggiare l’esercizio e persino migliorare la salute cardiovascolare. Prendersi cura di un animale aiuta inoltre i bambini a crescere più sicuri, attivi e responsabili e gli anziani a sentirsi meno soli e impegnati.

Gli interventi assistiti con animali si distinguono tra diverse tipologie di approcci, a seconda che prevalga la componente ludico-ricreativa, quella educativa o quella puramente terapeutica.

Utilizzati anche in ospedali e case di riposo per anziani, gli animali apportano un grado maggiore di affetto in luoghi dove spesso viene a mancare questa componente.

Anche nel caso di persone affette da disturbi dello spettro autistico, che presentano difficoltà a comunicare e interagire con gli altri, l’introduzione di animali nelle sedute terapeutiche ha avuto effetti incoraggianti.

Utilizzata in gran forma per i pazienti oncologici, alle volte anche accompagnati nel doloroso percorso di fine vita, la Pet therapy è mirata per le persone considerate più vulnerabili: anziani affetti da Alzheimer, ragazzi vittimi di bullismo, carcerati e persone in stato di coma vegetativo, sono alcuni dei casi in cui la terapia accompagnata da animali ha grandi benefici.

Pet Therapy: approcci e benefici degli amici a 4 zampe

GLI ANIMALI E I BAMBINI: UN PONTE PER LE RELAZIONI INTERPERSONALI

Pet Therapy: approcci e benefici degli amici a 4 zampe; Due bambine con gli animali: una con un coniglio in braccio e l'altra che accarezza un gattino.
Evidenze scientifiche dimostrano che crescere con un animale influisca positivamente sullo sviluppo della personalità dei bambini.

Dopo approfonditi studi, è emersa la grande capacità degli animali di rappresentare un ponte tra l’io e il tu, favorendo così le relazioni sociali umane. L’utilizzo di un animale durante le pratiche di gruppo, ha infatti implicazioni non solo nei percorsi di cura ma anche negli ambiti educativi.

La presenza di un animale in ambiente scolastico per esempio, aiuta a contrastare determinati problemi comportamentali quali difficoltà di apprendimento, spesso dovute a deficit di attenzione o episodi di aggressività.

Inoltre, hanno evidenziato il ruolo prezioso che gli animali possono svolgere per facilitare l’integrazione sociale nell’ambiente scolastico, risultato particolarmente importante per i bambini e gli adolescenti con patologie caratterizzate da ritardo nello sviluppo.

Numerose evidenze scientifiche dimostrano infatti che crescere con un animale influisca positivamente sullo sviluppo della personalità dei bambini, aumentando l’autostima, la fiducia in sé stessi e migliorando l’empatia, ossia la capacità di comprendere lo stato d’animo degli altri.

La relazione che si stabilisce tra l’animale e il bambino, soprattutto durante il gioco, è di fiducia reciproca, attenzione e amore, tutte emozioni positive che possono contribuire a favorire nel bambino i comportamenti sociali, facilitando così le modalità di approccio e di interazione tanto con i suoi coetanei che con gli adulti.

Pet Therapy: approcci e benefici degli amici a 4 zampe

AMICI A 4 ZAMPE CONTRO STRESS E MALUMORI

Pet Therapy: approcci e benefici degli amici a 4 zampe;  Donna sorridente che tiene in braccio il suo cagnolino.
Il cane è infatti stato il primo fra gli animali con i quali l’uomo ha instaurato un legame ed è ancora oggi l’animale domestico, insieme al gatto, più diffuso ed amato.

Sebbene i meccanismi siano ancora in fase di studio, è stato verificato in laboratorio che la sola presenza di un animale durante situazioni percepite come stressanti, riduca i livelli di ansia; la pressione sanguigna e il battito cardiaco.

Parallelamente, il contatto fisico con un animale apporta un aumento delle quantità di ormoni, come endorfine e dopamina, e neurotrasmettitori in grado di determinare emozioni positive.

Anche fuori da ambienti di studio o di lavoro, fare una passeggiata con il proprio cane o giocare con il proprio animale domestico, aiuta la mente a divagare, abbandonando i pensieri della giornata e lo stress accumulato.

Da sempre definito come “il miglior amico dell’uomo”, non solo il cane, ma qualsiasi animale domestico ci starà sempre accanto nei momenti peggiori della giornata o della vita.

Una relazione basata sull’affetto e sull’attaccamento tra due specie, quella umana e quella animale, che nemmeno la scienza può spiegare fino a tale punto, ma così bella da non poterne fare a meno.

Perché il cane?

Non ci sono motivazioni strettamente scientifiche per preferire il cane ad altre specie animali, anche se il cane è senza dubbio quello che più frequentemente svolge il ruolo di co-terapeuta.

Ci sono senza dubbio una serie di ragioni, spesso abitudinarie, sviluppate negli anni all’interno della società.

Il cane è infatti stato il primo fra gli animali con i quali l’uomo ha instaurato un legame ed è ancora oggi l’animale domestico, insieme al gatto, più diffuso ed amato.

Essendo un animale molto sociale che ricerca il rapporto con l’uomo, il cane è da sempre abituato a un ordine gerarchico e stabile delle relazioni sociali, così come il più disponibile a ricevere un’educazione.

Queste sue caratteristiche lo predispongono a una più completa e profonda interazione con gli utenti della Pet therapy, ma non il solo e unico.

Un altro aspetto che va considerato è la varietà morfologica che accompagna questa specie: diverse taglie e razze possono quindi favorire il contatto fisico con gli utenti, diversi colori e tipologie di pelo.

Ci sono alcune razze di cani maggiormente impiegate per la Pet Therapy, per indole docile, collaborativa, socievole o affettuosa.

Tra queste i labrador, golden retriever e gli shih tzu; razze di cani con mutazioni genetiche, che potrebbero aver reso l’animale più affine all’uomo rispetto a quelli “selvatici”.

Pet Therapy: approcci e benefici degli amici a 4 zampe

LA SCELTA DELL’ANIMALE: IN SINTONIA CON IL “PAZIENTE”

Pet Therapy: approcci e benefici degli amici a 4 zampe; Uomo che accarezza un asino sulla testa  ridendo
Anche gli asini sono tra gli animali maggiormente utilizzati nella pet therapy, così come altri animali da fattoria come maiali, galline e capre.

Uno dei primi passi da compiere prima di iniziare un percorso di “terapia” singola o di gruppo, è quello di ricercare un accordo caratteriale fra animale e persona: nei programmi di Pet therapy, esiste infatti una corrispondenza tra l’animale e la persona con cui deve interagire.

Se un animale eccessivamente nervoso potrebbe impaurire il paziente, al contrario, un animale eccessivamente timido potrebbe non stimolare in modo adeguato un soggetto già di per sé introverso.

Nella selezione dell’animale più adatto per i programmi assistiti, bisogna quindi prendere in considerazione diversi fattori, primo fra tutti il paziente cui è destinato.

Una delle prime domande che ci si pone è: come fa un animale a risolvere i problemi dell’uomo?

La risposta, che può sicuramente variare da persona a persona, è che l’animale non risolve i problemi, ma aiuta ad affrontarli e a superarli, così come aiuta nel miglioramento di noi stessi e della nostra interazione con il mondo. Dato che gli animali non sono in grado di riconoscere e percepire un disagio psichico/fisico, interagiscono spontaneamente in ogni situazione, senza vincoli né paure.

La pet therapy non farà dunque miracoli, o forse sì, ma aiuterà sicuramente a superare situazioni oncologiche difficili, dalle più alle meno gravi e patologiche, sino alle problematiche di tutti i giorni o semplicemente per strappare un sorriso in ambienti e momenti di sconforto.

E voi, se avete un animale domestico, sapete dire quali benefici apporta alla vostra vita?

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