Nutrire la salute a tavola
Qualificare il cibo semplicemente come primaria fonte di sostentamento energetico per l’organismo è molto riduttivo: il cibo è anche piacere, scoperta e, in molti casi, mezzo di prevenzione. I risultati emersi dagli studi dei migliori centri di ricerca oncologica hanno evidenziato quanto la proliferazione cellulare maligna trovi maggior terreno fertile in un contesto infiammatorio.
Un’infiammazione che, molto spesso, sembra partire proprio dalle nostre tavole. Molti stati infiammatori appaiono riconducibili a continui spike insulinici giornalieri causati da fonti glucidiche raffinate e addizionate in zucchero. Rischiosi anche gli eccessi proteici immotivati per soggetti sedentari e un consumo talvolta eccessivo di bevande alcoliche, o prodotti tradizionali come salumi e carni rosse ultraprocessate.
Sempre più, infatti, il nutrizionista «moderno» non si limita a fornire ai propri pazienti diete o consigli preziosi per la linea, ma si propone di abbinare un’adeguata supplementazione nutraceutica a un’alimentazione sostenibile in grado di ridurre il rischio di malattia. Data la scientificità delle implicazioni di regime anti-infiammatorio, in caso di bisogno, è bene rivolgersi a un professionista evitando il fai da te. Intanto, è sempre bene attenersi all’invidiato modello mediterraneo, ricco in verdure a foglia verde e frutta secondo stagionalità, legumi, frutta secca, cereali preferibilmente integrali e potenti fonti di Omega-3 come il pesce azzurro.
Nutrizionista e ristoranti: la soluzione in un… secondo!
Italia da sempre significa buon cibo, sano e genuino. Per questo, anche mangiando fuori casa, dove non è possibile seguire alla lettera le indicazioni del vostro nutrizionista, non sarà difficile trovare in menù qualcosa di buono che non vi farà invidiare i piatti dei commensali.
Al netto di specifiche patologie, se il vostro scopo è tenervi sazi senza grossi rischi per il peso, eccovi alcune idee che mettono l’acquolina in bocca. Una bistecchina di manzo o del pollo ai ferri con patate al forno vi sembrano piatti tristi? Eppure sono piatti light adatti anche ai soggetti prevalentemente sedentari, ricchi di fonti proteiche magre, con contorno abbondante e un filo d’olio extravergine per una scorta di micronutrienti, fibre e grassi monoinsaturi.
Vi alzerete da tavola sazi di sapori se, per esempio, ordinerete un filetto di pesce al cartoccio con contorno di verdure di stagione, oppure una bresaola doc con rucola e scaglie di grana. Delizie come la tartare bovina o la ricotta artigianale possono essere degli ottimi alleati contro i surplus energetici e picchi glicemici. I primi piatti italiani, per chi può mangiarli, restano una bontà ma occhio ai condimenti: sono loro, più di tutto, che possono innalzare fuori misura l’apporto glucidico, lipidico e salino della portata. In ogni caso, buon appetito a tutti!
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